giovedì 4 febbraio 2010

VERSO LE PROVINCIALI/ Tanti cespugli - quattordici - e due grossi partiti in campo

La situazione per le elezioni Provinciali allo stato attuale è un vero e proprio "Papello" nel tutti contro tutti, anche politici dello stesso schieramento! I' che bellezzaaaaa!di Giovanni De Stasio
Mentre sono ancora in via di definizione le candidature per la presidenza della Provincia, è già quasi ultimata la platea dei soggetti politici che correranno per la competizione elettorale provinciale del 28 marzo. Accanto ai due colossi del Pdl e del Pd, le cui forze, secondo i sondaggi, rasentano il 70 per cento dei consensi (cosa che confermerebbe la buona salute del bipolarismo), pullulano le formazioni dei cosiddetti cespugli i cui recenti posizionamenti stravolgerebbero in parte lo scenario politico di Terra di Lavoro.
Per cui i risultati elettorali prossim potrebbero confermare o cambiare in modo impercettibile l’attuale geografia politica casertana. Cespugli che possono raggranellare un 30 per cento? Intanto vediamo chi sono. Eccoli: 1) Udc; 2) Italia dei Valori; 3) Udeur; 4) Mpa; 5) Psi; 6) Sinistra Ecologia e Libertà; 7) Vera Dc; 8) Verdi; 9) Prc-Pdc; 10) Api; 11) La Destra; 12) Popolari di Giovanardi; 13) “Speranza provinciale”; 14 “Noi Sud”.. Come si vede ben 14 piccoli partiti che fanno da corona ai due grandi partiti. Ma vediamo la loro identità ed i loro leaders. L’Udc è già una forza collaudata che è rappresentata da un deputato (Domenico Zinzi) ed er anche rappresentata da un consigliere regionale (Nicola Caputo) che poi è trasmigrato in un primo momento nell’Udeur ed infine nel Pd. L’Italia dei Valori è anch’essa rappresentata da un deputato (Americo Porfidia), anche sindaco di Recale. Ha le potenzialità per far scattare per la prima volta un seggio al Consiglio regionale. L’Udeur è rappresentata da un consigliere regionale (Nicola Ferraro). Ad un certo punto, per i cambi di casacca, aveva la maggiore rappresentanza regionale con le adesioni di Angelo Brancaccio (il più votato in provincia di Caserta, nella lista dei Ds) e di Nicola Caputo (poi passato al Pd). La tangentopoli casertana azzerò quasi il partito, ma ora si ripresenta sulla scena politico-elettorale. Il Psi, ex Sdi, è rappresentato dal consigliere regionale Gennaro Oliviero. In un primo momento era confluito nel nuovo soggetto politico Sinistra e Libertà, ma di recente, con una precisa deliberazione del comitato regionale del partito, ha deciso di partecipare all’agone elettorale da solo. L’Mpa (Movimento per le autonomie) del governatore Raffaele Lombardo, dopo la nomina a commissario regionale del deputato Riccardo Villari (eletto nella Margherita e confluito nel Pd), ha perduto una discreta dote casertana). E’ in via di riorganizzazione sul territorio provinciale. Coloro che hanno abbandonato l’Mpa (il sottosegretario agli Esteri Enzo Scotti, i due parlamentari Antonio Milo e Arturo Iannaccone, nonché il sindaco di Succivo Franco Papa ed altri) hanno costituito il nuovo soggetto politico “Noi Sud”. Sinistra Ecologia e Libertà che, come abbiamo detto prima ha perso per strada il Psi, è composta da ex Ds, ex Vendoliani ed ex Verdi). I suoi leaders Giuseppe Di Gregorio, ex segretario provinciale di Sinistra Democratica e dall’ex segretario provinciale dei Verdi Enzo Falco. La “Vera Dc” che prenderà una nuova denominazione è il risultato della fusione di queste tre formazioni: Alleanza di Centro (Mimmo Bove), Dc (Pasquale Morcone) e Adc (Pionati-Pizza-Prandini). I Verdi del vecchio segretario Raffaele Aveta, presidente dell’ente parco di Roccamonfina. Non hanno partecipato ad alcun interpartitico del centrosinistra casertano. Il Prc-Pdci (Rifondazione Comunista e Partito Comunista Italiano) è un vecchio soggetto politico che fino a qualche tempo fa aveva anche una rappresentanza parlamentare Giacomo De Angelis. Con le ultime elezioni politiche è stato cancellato dal panorama parlamentare. Nuova entry l’Api (Alleanza per l’Italia) nata dalla fuouriuscita di Francesco Rutelli (ex segretario della Margherita) dal Pd e che ha il suo leader in Pierino Squeglia (ex deputato della Margherita e segretario provinciale della stessa). Poi la Destra anch’essa sempre presente con Antonio Manzella. Poi ancora i Popolari e Liberali di Giovanardi pilotati in provincia di Caserta dall’ex consigliere provinciale Liberali Gerardo Trombetta. Infine, una formazione tuttaautonoma casertana “Speranza provinciale”, concepita dall’ex parlamentare dell’Ulivo Sergio Tanzarella, e che avrà come candidato alla presidenza della Provincia Giuseppe Vozza, ex sindaco di Casagiove ed animatore degli scaut di Caserta. Sono posizionati nello schieramento di centrodestra: Udc, Udeur, Mpa, “Noi Sud, Vera Dc, La Destra, Popolari e Liberali; invece, nel centrosinistra: Idv, Psi, Sinistra Ecologia e Libertà, Verdi, Prc-Pdci e Api. In solitudine “Speranza provinciale”., Intanto, il sottosegretario Scotti, che può considerarsi casertano a tutti gli effetti perle sue frequentazioni, presenterà quanto prima proprio a Caserta il suo libro “L’Italia corta”. Come si sa Scotti, ex vice segreatrio nazionale della Democrazia Cristiana e più volte ministro, è stato di recente espulso dall’Mpa. Però ha fondato subito un nuovo partito “Noi Sud” di cui è diventato presidente. Ma egli è anche segretario generale del comitato dei ministri per il Mezzogiorno. Nel suo libro ripercorre tutte le tappe della cosiddetta”questione Meridionale”. Egli bacchetta la classe dirigente incapace di “comprendere le grandi potenzialità del Sud”. Negli anni ’50, sottolinea l’autore, anche per l’impulso del nuovo Meridionalismo, si era imboccata la strada giusta. Ma il cambiamento degli equilibri del mondo, alla metà degli anni ’70, ha di fatto bloccato lo sviluppo del Sud, concorrendo alla sua involuzione e marginalizzazione della politica nazionale.. “C’è bisogno – per Scotti – di unificare il Paese e di trasformare il Sud da problema in risorsa. Così scorge un ruolo strategicodel Mezzogiorno quale ponte per l’integrazione dell’Europa nel Mediterraneo,e per questo è nell’interesse dell’Italia investire risorse ed uomini del Sud”. Intanto, questi i risultati del sondaggio Crespi Ricerche: 1) Pdl 40,5%; 2) Pd 22,0%; 3) Udc 10,0%; 4) Idv 8,5%; 5) Udeur 3,O%; 6) Sinistra e Libertà 3,0%; 7) Mpa 2,5%; 8) Prc-Pdci 2,5%; 9) La Destra 1,8%; 10) Lista Pannella 1,8%; 11) Partito Socialista 0,8%; 12) Verdi 0,8%; 13) Api 0,3%.

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