mercoledì 10 febbraio 2010

VERSO LE REGIONALI/ Caldoro cerca di stemperare i toni, ed apre a De Luca...

Caldoro: "basta coi Casalesi. Così non si va avanti." Sul suo avversario: "per me è innocente fino a prova contraria!"
Stefano Caldoro sillaba lentamente la stessa frase per tre volte: «Mi di-spia-ce, mi dispia-ce, mi di-spia-ce». Quarantenne ma già con un passato socialista nella prima repubblica che rivendica con orgoglio, Caldoro è il candidato governatore del centrodestra in Campania. Al congresso dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro l’ha citato così: «Caldoro rectius Cosentino». Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno che corre per il centrosinistra, ha fatto il resto: «I campani devono scegliere tra me e il clan dei Casalesi». Chiaro riferimento alle vicende giudiziarie del presunto camorrista nonché sottosegretario all’Economia Nicola Cosentino.
Caldoro, cosa le dispiace? Questa deriva che sta prendendo la campagna elettorale, i cittadini della Campania non la meritano. Ci vuole un cambio di rotta. Possiamo andare avanti così? Potrei fare anche io lo stesso, parlando delle infiltrazioni dei Casalesi al comune di Salerno. Queste cose alla fine ti si ritorcono contro.
Ma? Non lo faccio. Sono un garantista vero. Anche se De Luca è inquisito, per me rimane innocente sino alla fine del processo. La verità è un’altra.
Quale? Conosco bene Enzo. Lui non pensa queste cose, È caduto nella trappola di Di Pietro. In fondo la scelta di De Luca non è passata per il popolo delle primarie e lui ha avuto bisogno di una legittimazione. La peggiore: quella del congresso dell’Italia dei Valori.
Però non può negare l’ombra di Cosentino dietro di lei. Chiariamo una volta per tutte: Cosentino è indagato e non è nemmeno stato rinviato a giudizio. Nonostante tutto ha deciso di fare un passo indietro e di non candidarsi a governatore.I magistrati volevano arrestarlo.Ripeto: sono garantista. E De Luca se continua così si allontanerà dalla vera tradizione della sinistra riformista, quella di Chiaromonte e Valenzi. Sul fronte della lotta alla camorra non si possono dividere la politica e lo Stato.
Da una parte i buoni, dall’altra i cattivi. In questo caso voi. Esatto. È lo schema di Di Pietro mutuato dalla vecchia Rete di Orlando. Contro la camorra, invece, non si può alludere a divisioni, dobbiamo essere uniti. Manco Bassolino ha fatto una cosa del genere. Il suo bilancio è stato più che fallimentare ma gli riconosco una linea istituzionale in questo senso. A proposito: tra camorra e polemiche giustizialiste su De Luca, Bassolino sinora è il grande assente di questa campagna. La sua è stata una cattiva politica. Ma lui e De Luca sono la stessa cosa. Vengono entrambi dal Pci e sono da 15 anni i due uomini più potenti della regione. Non vedo differenze.
Il Pdl campano è alle prese con un caso Udc. C’è l’ultimatum di Casini che ha chiesto la presidenza della provincia di Caserta altrimenti niente sostegno alle regionali. Ho parlato con lui e non mi risulta. La novità è che stanotte il Pdl della provincia di Caserta ha designato come candidato il senatore Pasquale Giuliano.
Ma l’Udc vuole Zinzi. Giuliano ha accettato con riserva e avrà un mandato esplorativo, non escludo altre valutazioni
Del resto una parte dell’Udc, quella di De Mita, avrebbe già chiuso con voi per le regionali. Noi con tutta l’Udc abbiamo raggiunto una chiara intesa programmatica, a partire da un riordino dei poteri della regione.
Lo scoglio di Caserta è però è sempre lì. Guardi, io non condivido ma rispetto la linea dell’Udc contro il bipolarismo. Proprio per questo loro non hanno chiesto alcuna presidenza in questa tornata elettorale e hanno fatto solo accordi di programma sia con noi, sia con il centrosinistra.
Quindi? La richiesta su Caserta risale a un patto dell’anno scorso. Adesso il quadro è mutato. A meno che loro non siano disposti a trasformare Caserta in un laboratorio nazionale, come ha tentato di fare D’Alema in Puglia.
Le candidature: voi avete un codice etico per familiari e inquisiti. Lady Mastella sarà candidata? Ci sono due linee tra noi. Quelli che vogliono l’applicazione rigida del codice e quelli che si riservano valutazioni politiche assumendosene poi la responsabilità.
Lei è per la linea non rigida? Si, ma sarà il partito a decidere. E non vedo lo scandalo. Anche i giustizialisti hanno fatto una deroga per De Luca.
Quando verrà, se verrà, Berlusconi in Campania? Certo che verrà. E presto anche. Dopo la vicenda dei rifiuti, Berlusconi è molto amato in Campania. Il suo indice di gradimento, nel nostro elettorato di riferimento, è altissimo, al 92 per cento.
E il suo? Sono dietro di lui, oltre l’ottanta per cento.
Il Riformista

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