martedì 2 febbraio 2010

VERSO LE REGIONALI/ Lettieri: «Il sindaco di Salerno è un ottimo candidato e prenderà voti pure a destra»

Incredibile assist al sindaco di Salerno da parte di Gianni Lettieri presidente di Confindustria che fino a qualche settimana fa era un papabile del Pdl alla candidatura a Governatore: «Enzo De Luca è un ottimo candidato governatore perché ha ben amministrato Salerno, ha grande capacità di spesa e perché rappresenterebbe sicuramente la discontinuità rispetto a una stagione politica che in molti hanno giudicato fallimentare».
Gianni Lettieri, presidente di Confindustria Napoli, quando ancora il suo nome circolava tra i possibili alfieri del centrodestra, aveva indicato (in un’intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno) proprio in De Luca il miglior nome possibile per il centrosinistra.
Partiamo proprio da lei, Lettieri. Dopo che Berlusconi— un anno emezzo fa— le propose pubblicamente di scendere in politica è entrato in un vero e proprio vortice di indiscrezioni, terminato appena qualche giorno fa (quando è stata ufficializzata la candidatura di Stefano Caldoro). Ora, però, sta cominciando a circolare un’altra voce: potrebbe scendere in campo, l’anno prossimo, per il Comune di Napoli… «Lo escludo in maniera categorica. Continuo a fare il mio lavoro, l’argomento non mi interessa. Naturalmente mi stanno a cuore, eccome, le sorti di città e regione. Ma me ne occuperò continuando a svolgere il mio ruolo».
Gianni Punzo, qualche giorno fa ha auspicato in un’intervista su «Il Mattino» equidistanza dell’associazione che lei guida rispetto alla competizione elettorale. Che dice? «Ritengo sia Stefano Caldoro che Enzo De Luca due ottimi candidati. L’Unione degli industriali, come sempre, resterà equidistante rispetto alla contesa. E organizzerà un confronto pubblico tra i due candidati, ammesso che la partita resterà tra questi due nomi, perché vedo ancora qualche incertezza».
Cosa vi aspettate dai candidati? «Come industriali ci auguriamo che gli schieramenti e i candidati in campo sappiano animare un confronto elettorale basato sui contenuti e su chiare, per quanto alternative o diverse, visioni del futuro. Ci sono problemi enormi da affrontare, nodi importanti da sciogliere, e qui si continua a discutere e litigare sul niente. Ci vorrebbe maggiore senso di responsabilità nell’interesse del territorio ed evitare lotte che generano confusione tra la gente e tolgono tempo per pensare alle cose da fare. Questo è il tema: le cose da fare. Non possiamo aspettare, ce lo impone il quadro economico. Assistiamo a una lieve ripresa, ma siamo ancora lontani dai livelli di attività precedenti la crisi e il Sud stenta a svoltare».
Sì, ma cosa chiedete ai candidati? «La nostra regione ha bisogno di risposte concrete in materia di politiche per lo sviluppo, infrastrutture, energia, riqualificazione della spesa pubblica, riforme amministrative, qualità della formazione, riassetto dei servizi e delle prestazioni socio sanitarie. Il nostro territorio deve essere reso competitivo e attrattivo per gli investimenti. Occorre innovare e aumentare i servizi per le imprese, dalla banda larga alle ‘‘reti’’, e alle filiere di impresa. Bisogna puntare sulla semplificazione amministrativa, contrastare il degrado urbano, migliorare la funzionalità delle istituzioni anche attraverso un loro più stretto coordinamento. Queste sono le proposte che stanno a cuore agli imprenditori».
Torniamo a De Luca. Pensa che l’aspetto giudiziario possa pesare? «Senza entrare nel dettaglio, non è un mistero che siamo entrambi chiamati in dibattimento. Nel medesimo dibattimento. Ma per me come per lui vi assicuro che siamo di fronte al nulla. Detto questo, abbiamo piena fiducia nei magistrati: vedrete, il processo stesso chiarirà ogni cosa. Siamo persone perbene e invito coloro che commentano quest’aspetto, e ne leggo davvero di tutti i colori, a dare uno sguardo molto attento agli incartamenti giudiziari».
Secondo lei il sindaco di Salerno ha chance di vittoria alle Regionali? «Credo che potrebbe averne, e lo dico perché penso che riuscirà a racimolare consensi anche a destra. E penso allo stesso modo che nel centrosinistra servirebbe maggiore senso di responsabilità e unità rispetto alle reali esigenze del territorio. In sostanza, stanno facendo quello che nell’altro polo facevano fino a qualche tempo fa, allorché perdevano puntualmente le elezioni».
E dunque? «Basta scontri e tatticismi sui nomi, è l’ora di mettere in campo programmi e soluzioni».
Che pensa della vicenda politica di Ennio Cascetta, della sua amarezza? «Ennio Cascetta ha lavorato bene come tecnico. Per il resto non conosco a fondo la vicenda politica per commentare le sue amarezze».
Ma lei, Lettieri, un paio d’anni fa non aveva lanciato l’idea del «governo dei migliori»? «Ribadisco: De Luca e Caldoro sono due ottimi candidati ma il mio auspicio, ora, visto che il governo dei migliori (una sorta di esecutivo di salute pubblica che mettesse insieme le migliori esperienze di centrodestra e centrosinistra) non ha più possibilità di essere, è che si possa fare un governo delle competenze, diciamo di transizione, per riposizionare la Campania e metterla in condizioni europee, al pari delle regioni del Nord. La Campania, infatti, deve poter fare da traino a tutto il Mezzogiorno. Per operare la svolta occorre fare ricorso a competenze puntuali, al background personale più che guardare all’appartenenza agli schieramenti, specie nei settori strategici indicati, che costituiscono la chiave per la crescita delle nostre aree».

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